venerdì 2 novembre 2012

IL LORO DIO E' IL DENARO. LA NOSTRA FORZA E' LA LIBERTA'
 
 
 
 
Marchionne, dopo la sentenza della magistratura, che obbliga la FIAT a reintegrare i 19 operai targati Fiom, annuncia che, per far posto a loro, ne metterà in mobilità altri 19. Un ricatto tipicamente mafioso, una rappresaglia tipicamente f...
...ascista, che solo un uomo -un uomo?- meschino, vigliacco e sprezzante non solo dei diritti dei lavoratori, ma principalmente delle umane emozioni e difficoltà, poteva mettere in atto! Un miliardario, bastardo e disgustoso, che si diverte a giocare con la vita e sulla pelle degli operai -guadagna, quest'aguzzino, quanto 6400 dei suoi dipendenti- mettendoli l'uno contro l'altro. Questo è intollerabile e grida vendetta!
Il problema, però, non è solo Marchionne. Il problema più grande e l'atto di vigliaccheria più grave viene, secondo me, dalle parole di un venduto agli interessi padronali come Bonanni, segretario CIsl, il quale, pur criticando -ma lo fa a mezza bocca, al Tg3- l'Ad Fiat, attacca la Fiom, rea di perseguire un gioco al massacro per difendere -ma guardate un po' che pretesa che hanno sti sindacati che non vogliono sentirsi cani al guinzaglio del padroncino- i diritti dei propri iscritti. Secondo Bonanni, la Fiom -e con essa gli altri sindacati, che non accettano il ricatto infame di Marchionne- deve firmare l'accordo e assoggettarsi al volere della maggioranza. In pratica, Bonanni teorizza la dittatura della maggioranza all'interno di un sistema democratico che, per sua stessa naturale attitudine, dovrebbe tutelare le minoranze. Un'affermazione la cui gravità non è circoscrivibile alla sola realtà della fabbrica -per quanto fondamentale- ma si estende all'intero sistema politico, investendo il concetto stesso, appunto, di democrazia. Anche perchè la maggioranza, di cui parla Bonanni, è una maggioranza accucciata agli interessi dell'elites finanziarie. Quelle stesse elites che, nel nome del mercato, della competizione sfrenata, e quindi dell'egoistica avidità. stanno sventrando le nostre società, disintegrando il nostro vivere civile e smantellando i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Diritti conquistati, è sempre bene ricordarlo, nel corso di quelle sanguinose battaglie che la classe operaia ha condotto durante tutto il '900.
E allora, cari Marchionne e Bonanni, se dittatura deve essere, CHE SIA DITTATURA DEL PROLETARIATO!!! COLLETTIVIZZAZIONE DEI MEZZI DI PRODUZIONE!!! E CHIUSURA DEI CONTI CON QUESTI CRIMINALI CHE, NEL NOME DEL PROFITTO, SONO PRONTI A MANDARE AL MACELLO DONNE, UOMINI E INTERI NUCLEI FAMILIARI!!!! CHE AL MACELLO CI VADANO LORO!!! A COMINCIARE DAL PD E DA QUEI GRETTI SOSTENITORI DI UNA PARADOSSALE SOCIALDEMOCRAZIA IN SALSA NEOLIBERISTA CHE, VOTANDO LE LEGGI IMPOSTE DALLA TROIKA, HANNO DI FATTO STRETTO UN PATTO SCELLERATO CON QUEI CAPITANI D'INDUSTRIA, COME LO STESSO MARCHIONNE, CHE STANNO CONDUCENDO ALLA FAME INTERI STRATI DI POPOLAZIONE MONDIALE. AL DOMINIO DEI LORO SPORCHI INTERESSI BISOGNA DIRE DI NO!!!
IL LORO DIO E' IL DENARO. LA NOSTRA FORZA E' LA LIBERTA'.
COMUNISMO O MORTE!!!!

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