martedì 30 aprile 2013

LA GIUSTA CONTESTAZIONE DEI COMPAGNI CONTRO LA BLOGGER CUBANA YOANI SANCHEZ E LE MESCHINE IPOCRISIE DEL PD.




Da qualche parte, su fb, alcuni “sinceri democratici” del Pd hanno appellato la protesta -avvenuta durante il festival del giornalismo di Perugia- di un piccolo gruppo di compagni contro Yoani Sanchez, la blogger cubana, anticastrista e anticomunista, notoriamente al soldo della CIA, come fascista. Evidentemente, questi signori ignorano –o fingono di ignorare- la Baia dei Porci, i molteplici tentativi messi in atto dai nordamericani di uccidere Castro, e l'assurdo e scellerato embargo cinquantennale messo in atto dagli USA contro Cuba. E questo per fermarci all'isola caraibica! Vogliamo parlare, poi, delle dittature, quelle sì fasciste, instaurate in Americalatina da USA e impero britannico, con l'avallo silenzioso dei paesi satelliti della Nato, tra cui l'Italia? Vogliamo parlare delle violenze, degli omicidi, delle stragi, degli stupri commessi dai Contras in Nicaragua? O di quelli commessi dai militari fascisti, durante la dittatura di Pinochet, in Cile, sostenuta dalla politica economica liberista degli USA, che trovava la sua origine nella Scuola di Chicago? O di quelli messi in atto, durante la dittatura Argentina? O, ancora, negli anni di quella di Stroessner, in Paraguay? Tutto ciò, ritengo, basti a giustificare la rabbia contro chi, protetta dall'imperialismo americano e dalla compiacenza della stampa di mezzo mondo, al soldo delle lobby finanziarie, pensa di poter dire tutto il male possibile contro un paese, piccolo come Cuba e il suo Leader Maximo.
Ciò detto, mi chiedo e chiedo agli amici del PD: ma proprio loro danno del fascista ai contestatori? Ma un po' di dignità e di amor proprio, oltre che di pudore, non lo hanno questi signori?  
Loro, che con i fascisti sono al governo. Loro, che dei metodi squadristi della polizia e dei carabinieri, che manganellano e sparano sugli operai, sono sostenitori, esplicitamente o implicitamente, viste le "strategiche" scelte politiche messe in atto. Loro, che oramai hanno svenduto l'Italia alla politica rigorista della Germania e della Troika, e alla politica guerrafondaia degli USA. Loro, che hanno minacciato di espellere dal partito, chi non avesse votato la fiducia al governo Letta, dimostrando "l'alto senso democratico" che li contraddistingue. Loro, che hanno tradito, per denaro e potere, tutti gli ideali su cui hanno costruito la loro infame storia degli ultimi vent'anni, giocando sulla pelle di quella classe lavoratrice, di cui sarebbero dovuti essere, per tradizione e naturale collocazione politica, i difensori. Loro, insomma, ergendosi su un pulpito che non gli compete, danno del fascista a chi, con orgoglio e coraggio, difende gli ideali Comunisti di giustizia, uguaglianza, pace, contro lo strapotere del pensiero neoliberista e neocolonialista, che domina, ormai, l'intero globo! E siffatti personaggi non li ho mai sentiti inveire, con la stessa acrimonia, contro quello che sta avvenendo in Grecia o in Ungheria. E lì sì, siamo realmente in presenza di fascismo e nazismo!
Le uniche eccezioni, in questo desolante scenario, che assomiglia sempre più ad una mondiale dittatura orwelliana, sono, appunto, quei paesi dell'Americalatina che, con coraggio, pur tra mille difficoltà e contraddizioni, stanno tentando di costruire un'alternativa socialista a quel capitalismo finanziario e criminale che sta avvelenando e massacrando le economie dell’intero pianeta e, con esse, la maggioranza dei popoli. Forse, ai signori del Pd è sfuggito che, nel mondo, è in atto una guerra o, per meglio intenderci, una Lotta di Classe sanguinaria, perpetrata dalle classi e dai paesi dominanti, contro le classi e i paesi più poveri. Bene hanno fatto, dunque, i compagni a contestare, anche vivacemente, la Sanchez, propaggine del potere USA nella colonizzata e martoriata Italia. Mentre, ai democratici del dissolvendo PD consiglierei di riflettere a lungo, prima di parlare, e soprattutto di evitare quei falsi moralismi piccolo-borghesi che li connotano, tanto sul versante politico che su quello esistenziale. Piaccia o no a loro, sono complici di quel fascismo finanziario, che sta conducendo l’Italia sulla soglia del baratro e le famiglie, i giovani, le lavoratrici e i lavoratori di questo paese alla disperazione.
W CUBA SOCIALISTA. W FIDEL. W IL COMUNISMO.





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