mercoledì 29 gennaio 2014
A MALINCUORE, DIFESA DEL DEPUTATO 5 STELLE, GIORGIO SORIAL
E ora mi tocca anche difendere, per amor di verità e soprattutto per il disprezzo che provo nei confronti della manipolazione mediatica, il Movimento 5 Stelle e il deputato Giorgio Sorial.
Dunque, quando ieri appresi la notizia -come veniva passata dai media- che Sorial, nel corso di una conferenza stampa, aveva dato del boia a Napolitano, feci due considerazioni. La prima: questi stanno alzando sempre di più l'asticella della pura volgarità politica: infame, inutile e dannosa. Non sopporto Napolitano e ricordo sempre in che bassa considerazione lo tenesse Berlinguer, ad esempio, per rimanere nell'ambito del PCI, ma un attacco così gratuito alla più alta carica dello stato è assurdo ed è ovvio che susciti polemiche e porti con sé delle conseguenze. La seconda considerazione, direttamente consequenziale alla prima: questi dei 5S dimostrano, sempre più, la loro inesperienza sul terreno dello scontro politico, la loro irrazionalità pulsionale, la loro stupidità. Porca miseria, boia è una parola che andava bene per Almirante e che si adatta a chi sostiene teorie di matrice nazifascista.
Poi, però, andando a vedere il video, mi sono trovato di fronte ad una realtà diversa. Quell'espressione è stata praticamente estrapolata dal discorso. Sorial –almeno così lo interpreto io- la usa come metafora, per essere corretti come una similitudine, dopo aver parlato di tagliola! Con un po' di onestà intellettuale, sarebbe stato facile dedurne che, in effetti, il richiamo poteva essere alla ghigliottina di francese e rivoluzionaria memoria, azionata appunto dal boia. Non ha dato, insomma, del boia a Napolitano, connotandolo come carnefice ed assassino. E se lo ha fatto, lo ha fatto su un piano strettamente simbolico: uccisore della democrazia. Ci può stare, mi sembra. Invece, ne è nata una sarabanda ridicola e meschina, visti i tempi che corrono e le ben più gravi questioni che ci troviamo ad affrontare come paese!
Poi certo, Sorial avrebbe potuto, più astutamente, risparmiarsi quella battuta ed affidarsi ad un aplomb e ad un understatement più istituzionali, su questo non ho dubbi. Ma una cosa è certa. Re Giorgio è il garante della Troika, dei Mercati e delle Banche. Quindi, chiunque lo tocchi, è destinato a finire sotto la mannaia politico-mediatica del governo e delle contrade politiche che lo sostengono.
Due ultime considerazioni. La prima. Lasciando perdere il decreto IMU-Bankitalia da cui è nata la querelle: ma quando uno si fa garante della macelleria sociale, messa in atto dalle politiche di austerità e neoliberiste -che producono morte e disperazione, sia ben chiaro- allo scopo di garantire gli interessi del Capitale, come lo vogliamo chiamare? Io, da Comunista, che mai e poi mai voterà 5 Stelle e che nessuna fiducia ripone in Grillo e Casalleggio, ritenendoli anche fascistoidi, non ho dubbi. BOIA! La seconda, di carattere più morale. Si fa un governo con chi induce alla prostituzione, ha atteggiamenti che, se li avessi io o qualunque altro cittadino comune, verremmo accusati di pedofilia, e poi ci si scandalizza per una semplice parola?
Per quanto ci provi, proprio non ci arrivo!!!
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