mercoledì 6 marzo 2013

L’INFORMAZIONE LIBERA, L’INEFFABILE BOTTERI E I POSSIBILI SVILUPPI VENEZUELANI




L'informazione libera ed indipendente di questo paese, si può riassumere nell'indegno servizio trasmesso stamane -e ieri sera- dalla Botteri, corrispondente da New York del tg3, che commentava le reazioni del governo Usa alla morte del comandante Chavez ed i probabili scenari che potrebbero delinearsi. Dunque la Botteri, in buona sostanza, diceva che Washington respinge fermamente le assurde accuse del governo venezuelano, mosse nei confronti di quello Usa, di aver avvelenato Chavez. Accuse che Maduro, il vicepresidente della repubblica bolivariana, lancerebbe –continua la giornalista- per fomentare un clima di odio contro il tradizionale nemico imperial-capitalista, e di cui avrebbe bisogno, non possedendo lo stesso carisma del comandante, che lo aveva nominato suo delfino. Come se fosse la prima volta che gli Usa tentano di deporre, anche con l'omicidio, un presidente latinoamericano e filocomunista, democraticamente eletto dal suo popolo. Chiedo alla signora Botteri: la baia dei porci chi l'avrebbe organizzata, il popolo libero di Cuba? E il golpe in Cile contro Allende, sarebbe stato uno spontaneo moto nato in seno alla gente di quel paese? E la dittatura militare in Argentina: anch'essa voluta in nome della libertà? E i contras in Nicaragua, con tutte le loro barbarie? E la dittatura di Roberto D'Aubuisson in Salvador? Potrei continuare, ma mi fermo. Dietro tutti questi avvenimenti atroci, spesso sfociati in regimi di tipo fascista, mi pare ci fossero gli Usa e la CIA. E non si tratta, come per Pasolini nell’ Italia degli anni ’70, martoriata dalle stragi e dalle bombe, fasciste e di stato –sempre con l’avallo della CIA- di semplici supposizioni, dedotte dalla realtà politica e sociale di quei paesi. In tutti questi casi, la longa manus dell'imperialismo americano ha recitato -in funzione anticomunista, s'intende- il ruolo della protagonista. Ci sono dati storici incontrovertibili e ammissioni da parte degli stessi uomini dei servizi e del governo statunitensi a confermarlo.
La Botteri, poi, continuava affermando che ci sarebbero tensioni in Venezuela, smentite però da Maduro che, anzi, ha invitato alla calma e alla serenità il popolo venezuelano, cui ha chiesto di intonare il suo canto d’amore per il comandante morto. Ma non contenta, Giovanna proseguiva, tracciando possibili scenari e sostenendo che Maduro potrebbe rischiare, nel caso si andasse alle urne, di non essere eletto, visto che ora l’opposizione di destra -appoggiata notoriamente da Washington- senza Chavez è più forte ed organizzata che mai. L’ineffabile Giovanna, però, il suo clou lo raggiungeva quando, tutta eccitata, riportava la dichiarazione di Obama, il quale si dichiara vicino al popolo venezuelano, in questo triste momento, e conferma il sostegno americano a quei paesi che credono nei valori della libertà e della democrazia e sono per la difesa dei diritti umani. Difesa dei diritti umani come del resto avviene negli Usa, vero presidente Obama, dove vige ancora la pena di morte, in genere comminata, per parità sociale, a gente di colore, o dove si possono violare apertamente i diritti di cittadini stranieri, solo sulla base di un sospetto terrorismo? Insomma, mi pare di capire che l’intenzione degli Usa sia, come dire: ora che è morto lo sporco comunista Chavez -il quale però, piccolo particolare, aveva la maggioranza assoluta della gente dalla sua parte e non mi pare abbia violato diritti umani o democratici- cari venezuelani preparatevi, che ci penseremo noi a ristabilire le libertà democratiche. Quelle stesse libertà forse che, in nome dell’egemonia Usa e degli interessi mercantili occidentali, hanno già provato in passato, i cileni, gli argentini, gli uruguayani , i salvadoregni, i nicaraguensi, i paraguayani? Chi crede veramente nella libertà, in un mondo più giusto e uguale, dice no. Giù le mani imperialiste dal Venezuela! Giù le mani imperialiste dall’America Latina! Che viva Chavez. No pasaran!!!

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