mercoledì 9 aprile 2014

Creatura Creola

Inghiottito
da stelle nere
nella dogana di un porto
sporco del sangue
della vergine Maria  

Smarrito
nel nulla

di una città
vorace
come le cosce aperte
di una madre
puttana

Facevo l'amore

Nell’orrore caldo
della notte

con una bionda
ventenne

Sui sedili luridi
di piacere
e di vergogna
di una macchina
sbandata a caso
sulla strada
bagnata di vino
leccavo avanzi
di passioni perdute
e ingiuriate

E vagheggiavo così

di una splendida perla
creola
baciata tra le gambe
un giorno
nel luccicante inferno
di un'estasi alcolica

Gemeva la bionda
grondavano le sue cosce
Di fragola e latte
Ad ogni spinta 
Un miagolio
morente

inchiodava la carne
alla croce

e alla colpa

E si accendeva

la mia fantasia
e furiosa viaggiava
per possederla

Quella creatura creola

come me masticata
dal tempo
e sputata via
dalla vita

Folle
di schegge di vetro
e di ghiaccio.

V. M.








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