giovedì 1 maggio 2014
RIFLESSIONI INATTUALI DI UN ANACRONISTICO COMPAGNO. OVVERO: IL PRIMO MAGGIO? SFUMATO TRA CONCERTI E CONCERTAZIONE. IL LAVORO SOGGETTO ALLE REGOLE DEL MERCATO E DEL CAPITALE MONOPOLOISTICO. MENTRE IL MONDO ANNEGA NELLA POVERTÀ E NEL SANGUE VERSATO DALLE GUERRE IMPERIALISTE.
Primo Maggio 2014. Un po’ disilluso ma avendo conservata intatta la sua vena polemica ed il suo sdegnato risentimento, di fronte alle ingiustizie del mondo, così rifletteva, solingo, un Comunista:
Eh sì, Concerti e Concertazione hanno distrutto, in questi anni, il significato simbolico della Festa del Lavoro. Le borghesie capitaliste sono state perfette, non c'è che dire, nella loro strategia, a lungo termine, di progressivo sgretolamento del fronte unico del Lavoro di matrice marxista.
Prima, hanno sparato nelle strade, su braccianti e contadini che reclamavano diritti. Poi, quando hanno visto che, quei diritti, il proletariato "brutto, sporco e cattivo" riusciva ad ottenerli, hanno cominciato con le bombe. Era il 1969. Qualcuno, però, non ci stava e rispondeva, a suon di chiavi inglesi e di 38. Allora, con la complicità, o il disorientamento, di molti dirigenti ed intellettuali comunisti, hanno provveduto a screditare chi lottava, definendoli terroristi e sbattendoli in galera. Una volta seminato il loro, vero terrore, hanno continuato con la marcia dei 40.000, voluta dagli Agnelli e diretta da Romiti. Ma non era ancora abbastanza. Così, hanno cominciato a trasformare una giornata di Lotta, in una giornata di divertimento. E allora, ecco i grandi Concerti del 1° maggio. Erano belli, ma inutili e soprattutto dannosi. Avremmo dovuto capire dove i padroni e i loro servi, della triplice sindacale, volessero andare a parare. Giunti a quel punto, dunque, tra i sindacati cominciò a girare la parolina Concertazione. E così, Trentin firmò l'infame accordo sulla scala mobile. Era il 1993. Nel frattempo, ci erano venuti a dire che il Comunismo era stato sepolto, sotto le macerie della storia, dal capitalismo trionfante, mercantile e democratico. Come se un' idea, poi, potesse morire, sol perché il tentativo di una sua applicazione, nella realtà, ha parzialmente fallito.
In questi anni, infine, media di regime, intellettuali, storici, e perfino chi si era definito comunista, ha proposto l'equazione comunismo uguale barbarie; ha affermato, e ancora afferma, che quell' idea è antistorica, antieconomica e, soprattutto, antidemocratica, perché condannerebbe la gente all'arretratezza, alla povertà e, soprattutto, alla dittatura sanguinaria del proletariato. Le giovani coscienze hanno abboccato ed il comunismo, senza gioventù, è come un pozzo senz'acqua. Arido!
Oggi, 1° Maggio 2014, in Italia, la disoccupazione ufficiale, stando ai dati ISTAT, è giunta quasi al 13%, e quella giovanile è intorno al 42%. Il che significa, che la disoccupazione reale, complessiva, supera di gran lunga il 20%, mentre quella giovanile va ben oltre il 60%. Mai così male, dal dopoguerra ad oggi.
L'Europa -Germania a parte che, grazie alle scellerate politiche monetariste riprese dalla dottrina Friedman (quello della Scuola di Chicago, sì, che permise l’instaurazione delle dittature fasciste in Argentina, Cile e mezzo Sud America) si è vista quotare l'euro sul valore del marco e fa soldi con le esportazioni- non è messa meglio. Mentre il mondo, nella sua globalità, va anche peggio.
L'1% della popolazione detiene il 50% delle ricchezze del pianeta. Più di 3 miliardi di persone vivono con 1 euro al giorno. Più di 1 miliardo di persone non ha accesso sufficiente all'acqua potabile e si stima che 400 milioni di queste siano bambini. Su 2,2 miliardi di bambini al mondo, circa la metà, 1 miliardo vive in povertà. Secondo l'UNICEF, 22.000 bambini muoiono ogni giorno a causa dell'indigenza. Nel 2011, 165 milioni di bambini sotto i 5 anni erano rachitici (tasso ridotto di crescita e di sviluppo, ndr) a causa della malnutrizione cronica. Le 300 persone più ricche del mondo possiedono la stessa ricchezza dei 3 miliardi dei più poveri. 1 miliardo di persone soffrono di denutrizione: non hanno cioè cibo a sufficienza per sfamarsi.
Il lavoro non è più libero -sempre con meno tutele e diritti- assoggettato com’è alle regole di un
mercato controllato, monopolisticamente, dai grandi gruppi finanziari, dalle lobby, dalle multinazionali, dalle banche, dalle nuove corporation della rete, e con l’avallo di organismi politico-finanziari e ultranazionali: come FMI, Banca Mondiale, BCE. In poche parole, quella che è assurta agli onori della cronaca con il nome di Troika. Mentre i lavoratori sono trattati alla stregua della merce. E la tragedia, se è possibile ancor più grave, è che sta tornando in auge la schiavitù, grazie ai flussi migratori e alle delocalizzazioni.
Tutto ciò, intanto che si spendono, in armamenti –per finanziare, principalmente, l’imperialismo USA ed Europeo- miliardi di euro al giorno e l’intero globo terracqueo non è mai stato insanguinato da tante guerre. Però, diciamolo: trionfano la democrazia ed il libero mercato.
Grazie al capitalismo. Grazie all’imperialismo. Grazie alla democrazia borghese e allo Stato liberale. Grazie agli USA e al delirio di onnipotenza occidentale. Grazie davvero per tutto questo. E la barbarie sarebbe il Comunismo? Buon Primo Maggio a chi se lo merita. Ai miei fratelli poveri. Ai miei fratelli immigrati. Buon Primo Maggio ai disoccupati e ai cassintegrati. Buon Primo Maggio alle famiglie dei morti sul lavoro. E buon Primo Maggio anche a loro, che forse hanno smesso di patire sofferenze. Ma soprattutto, buon Primo Maggio a tutti coloro che, nel mondo, lottano e muoiono per combattere l’arroganza criminale di questo sistema. E ora, lasciamo che suoni L’Internazionale!
Nessun commento:
Posta un commento